I Greci ad Augusta

Augusta - Sicilia

Magna Grecia la Colonia di Mégara Hyblaea

La massiccia presenza dei Greci, gli Ioni e i Dori lasceranno nel tessuto siciliano una impronta culturale ancora oggi visibile nelle opere architettoniche, nella cultura, negli usi e nei costumi. Nel 500 a.C. si può parlare di completa colonizzazione dell'area orientale dell'isola. Ma il massimo sviluppo ellenico si raggiunse con la fondazione di Imera (Selinunte). Questo fu anche il periodo più fiorente per la Sicilia che divenne sinonimo di benessere, ricchezza e potenza militare. Siracusa, la regina delle città come venne chiamata da Pindaro, superò in ricchezza la stessa Atene. Intorno al 728 a.C, stando a quanto afferma lo scrittore Tucidide, risale la fondazione di Mégara Hyblaea da parte dei Dori. I coloni megaresi, guidati da Lamis, prima di pervenire alla fondazione di Mégara, sulla costa ponente dell'attuale Augusta, dovettero peregrinare per un periodo di tempo, come racconta lo stesso Tucidide, stabilendosi in un primo momento nella località chiamata Trotilon adiacente al fiume Porcaria (Brucoli). Non dovevano essere in molti i coloni che fondarono Mégara Hyblaea. La città era piuttosto piccola, aveva una superficie circa di 600 mila mq. e viveva all'ombra di Siracusa, una città che cresceva in estensione, ricca e potente. Il tiranno Gelone, si fece consegnare dagli stessi siracusani il dominio di Siracusa e non trascorse molto tempo che, il tiranno, dopo aver accorpato a Siracusa i Camerinesi e i Gelesi, attaccò Megare Hybleae distruggendola. I cittadini ricchi di Mégara furono integrati nella popolazione siracusana, quelli che non avevano il proprio sostentamento vennero venduti come schiavi.



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Indirizzo: Contrada Mégara Giannalena - Augusta (SR)

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Mappa Mégara Hybleae