Augusta: I Rivellini e i Ponti

Augusta - Sicilia

Opere storiche della città - Pubblicato nel Marzo 2008






In origine la penisola su cui sorge Augusta era congiunta alla terra ferma da un istmo. Il viceré di Sicilia conte di Modica Giovanni Alfonso Enriquez de Cabrera giunto ad Augusta per controllare lo stato di difesa della città, espresse la volontà di far asportare l'istmo. Intorno al 1587 il viceré di Sicilia il Marchese de Los Valez diede mandato i grandi lavori di potenziamento della Piazza d'Armi a difesa dalle invasioni da terra dei saraceni. Nel 1671 si procede alla asportazione dell'istmo creando due fossati, da quel momento questa zona fu chiamata "la tagliata", asportare di quel tratto di terra permise la comunicazione del mare tra i due golfi: Xifonio e Megara. Al posto dell'istmo, come difesa della fortificazione e della cinta muraria aragonese, furono costruiti in architettura militare intorno al 1682 dall'ingegnere Carlos de Grunenbergh tre rivellini fortificati: Quintana (1^ foto dx), Sant'Anna e Santo Stefano che erano opere indipendenti e costituivano l'ampliamento del battiponte (*), assicurando così la difesa alla porta d'accesso all'Isola e quindi alla Piazza d'Armi. Il collegamento con la terraferma fu assicurato da due ponti levatoi azionati da un sistema di argani, corde e carrucole. Nell'800 tali ponti levatoi furono sostituiti da due ponti in muratura. Nel 1935 uno dei grandi problemi che affliggevano la città era il suo acceso, costituito da due ponti molto stretti che non permettevano una scorrevole viabilità, si pensò allora di ricostruire i due ponti con la realizzazione di un progetto moderno, ma questa ipotesi fu presto accantonata per gli eccessivi costi di realizzazione e si pensò quindi di costruire un ponte affiancato rendendone un'unica struttura. Ottenuto il benestare della Sovrintendenza dell’Arte Medievale di Palermo, si effettuò la demolizione della sovrastruttura del rivellino Quintana e contestualmente furono eliminati i rivellini Sant'Anna e Santo Stefano, i lavori furono completati nel 1937. L'unico Rivellino oggi esistente solo nella parte tortile è quello Quintana posto su un isolotto artificiale di forma triangolare che fu costruito contemporaneamente alla fortificazione. Nel 1978, per esigenze veicolari è stato effettuato un ulteriore ampliamento dei ponti ed è stato realizzato un giardinetto con aiole attorno al Rivellino Quintana.
AIl’estremità del primo ponte, nella piazzuola antistante il Rivellino Quintana è stato edificato nel 1980 il Monumento ai Caduti del Mare a perenne memoria dei marinai deceduti o dispersi in mare in qualunque periodo di tempo e di storia.
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(*) Battiponte: Struttura di sostegno verticale in muratura, che riceveva l'estremità del ponte levatoio abbassato.


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La mancanza di interventi di cura e manutenzione comporta la distruzione di un bene caro all’umanità, le opere monumentali testimonianza di storia.


All’alba del 3 Marzo 2013, lo sperone murario del triangolo che regge il "superstite" Rivellino Quintana ha ceduto alle onde che per secoli lo hanno lambito e si è distaccato adagiandosi sul fondale a pochi metri della sua struttura portante.





News aggiornamento:
Giorno 25 Ottobre 2014 sono terminati i lavori, iniziati qualche mese prima e diretti dalla Sovrintendenza dei Beni Culturali di Siracusa, per il ripristino dello sperone murario appartenente alla struttura portante del Rivellino Quintana.





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