Emigrazione economica da Augusta fino ai primi del ‘900

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Inserto Pubblicato dalla Redazione 15 Febbraio 2024


L’emigrazione non ha epoca, dai tempi l’uomo ha sempre emigrato dai vari continenti un po’ alla ricerca di nuove terre da scoprire, un po’ per curiosità e un po’ per trovare luoghi che migliorassero la sua esistenza. L’emigrazione di cui trattiamo è ben diversa perché si parla solo di emigrazione economica, cioè cittadini che si spostano alla ricerca di un lavoro da un paese, da un regione o da un continente, alcune volte persone da sole, altre volte con le proprie famiglie.



Cause che hanno agevolato l’emigrazione - Alla fine dell’ottocento ad Augusta la popolazione era circa di 1.380 tra uomini, donne e bambini. Le condizioni di vita delle famiglie non erano le migliori, vivevano in case a piano terra buie e umide, alcune volte senza pavimentazione, i servizi igienici erano fatiscenti e spesso lontani dalle abitazioni, l’acqua potabile non era presente in tutte le abitazioni ma solo in quelle in cui il tenore di vita era agiato. Ad Augusta vi era penuria di case e in alcune di esse vivevano più famiglie in coabitazione in estremo disagio per la promiscuità. In questo periodo anche il vitto era decisamente scarso, il pane era fatto con farina di segale di colore scuro e non molto appetibile, la pasta bianca e la carne erano un lusso e venivano consumate nelle feste o negli anniversari familiari. Il pesce, essendo Augusta un’isola circondata dal mare, era più facile reperirlo e quindi più frequente il consumo. In questa parte di storia, la popolazione attiva era composta per il 30% da contadini e in uguale misura da pescatori, il 15 % da artigiani, il 20% da possidenti terrieri, ecclesiastici dei vari ordini e il restante 5% da militari e forze dell’ordine. Una delle cause che provocò una emigrazione di massa fu la crisi vinicola nel 1890 provocata dalla (*) filossera con la distruzione dei vigneti, difatti venne a mancare una delle fonti primarie di lavoro per i proprietari terrieri augustani.
La mancanza di lavoro portò i salari a livelli irrisori quasi al disotto della sopravvivenza. In questa circostanza agli uomini e alle loro famiglie non restò che una soluzione, emigrare in altri paesi o altri continenti dove trovare un lavoro sicuro e una retribuzione stabile. AIl'nizio dell’esodo l’età media dell’emigrazione era tra i 20 e 40 anni, persone di sana e robusta costituzione, armati di spirito di adattamento e grande volontà di lavorare in qualunque settore in cui gli veniva offerto un posto di lavoro, ma a causa dell’analfabetismo i posti per i lavoratori erano solo di manovalanza. Dai primi del ‘900 anche le classi sociali borghesi, non potendo più vivere di rendita, iniziarono l’esodo cercando in altri paesi il benessere perduto e, dato che non avevano pratica nel lavoro manuale e cultura nel lavoro di concetto, fu difficile sistemarsi nel nuovo paese. Una volta riusciti a sistemasi però si legarono al paese di adozione, più degli altri emigrati, questo li allontanava dalla cultura e dalle origini per proprio paese. Per l’emigrazione vi fu una relativa stasi in connessione con le crisi del 1908/1909 e con la guerra italo-turca del 1911. L’esodo continuò fino al 1913 con la perdita di 5000 lavoratori utili a migliorare lo sviluppo del nostro paese, quella augustana fu stabilita in base alla richiesta dei vai paesi e in base alla tipologia del lavoro richiesto, ovviamente gli alloggi e il vitto nei primi mesi non erano dei migliori. Le categorie dei lavoratori in base ai paesi.
- Pescatori: in Alaska o California nei periodi impiegati nelle campagne di pesca.
- Braccianti: in qualunque luogo dove si offriva un posto di lavoro ben retribuito.
- Contadini: nell’America del Sud o negli Stati Uniti, in questi stati il lavoro era stagionale quindi al termine dovevano cercare un altro tipo di lavoro.
- Marinai: negli Stati Uniti versante Atlantico in navi d’altura.
- Muratori: In Eritrea dove il guadagno era rapido e permetteva di conseguire una attività imprenditoriale.
- Calzolai: In Argentina, lavoro industriale o privato.
- Altri mestieri: gli Stati Uniti raccolsero i 3/5 dell’emigrazione augustana principalmente nelle città di New York e Boston.
Un vantaggio per l’economia augustana fu il fatto che diversi emigrati mandarono ad Augusta i loro proventi di lavoro che, investiti nelle costruzioni misero in attivo il settore dell'edilizia, migliorarono la vita dei cittadini.
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(*) Fillossera: Insetto proveniente dall’America che crea profonde lesioni sull’apparato radicale della vite compromettendo la sopravivenza della pianta.



A cura di Francesco Carriglio | Tutti i diritti sono riservati |