I PONTI SUL RIVELLINO DI AUGUSTA - 1936

Inserto

Inserto Pubblicato da Francesco Carriglio il 12 Giugno 2023



I ponti che oggi percorriamo per entrare in città erano molto diversi prima del 1936. Esistevano infatti due ponti levatoi stretti e tortuosi appositamente così creati durante la dominazione spagnola per garantire la difesa della città. Successivamente i ponti levatoi divennero fissi e nel 1936 si decise di ampliarli per far fronte all’aumentato traffico veicolare e per meglio servire la Base navale con sede ed impianti sull’isola.


Nell’opuscolo “Augusta nell’anno XIII E.F. “a firma del Segretario comunale Lorenzo Filippone pubblicato nel 1935 a proposito dei ponti di ingresso ad Augusta cosi si recita. “La via d’accesso…. fu costruita con sommo accorgimento tecnico per il fine a cui serviva : tortuosa defilata, stretta, offriva agli eventuali invasori, ad ogni dieci metri, la possibilità di subire un’imboscata , mentre dava agio ai difensori, di trattenere o ritardare di molto l’avanzata di forze nemiche anche se eccezionalmente preponderanti. Oggi (1935) questa via , modificata solo nel fatto che i due ponti levatoi sono stati trasformati in fissi, costituisce l’unico accesso alla città ….. La larghezza dei ponti consente oggi appena l’incrocio di due modesti veicoli : se uno dei due veicoli è un autocarro l’incrocio diventa difficilissimo, se entrambi sono autocarri l’incrocio è impossibile.” Nell’opuscolo si suggeriva la costruzione di un nuovo ponte, ma l’Amministrazione Podestarile optò per un intervento meno costoso e più veloce da realizzare e cioè l’allargamento dei due ponti. I lavori iniziarono nella metà del 1936 e durarono circa nove mesi. Un periodo molto breve considerati i mezzi di allora ed il fatto che la circolazione non venne mai interrotta. Successivamente nel 1937 venne eliminata anche la strozzatura sul rivellino con l’abbattimento delle fortificazioni ivi esistenti che impedivano la doppia circolazione. Venne anche acquistato dal Comune il fabbricato ivi esistente di proprietà dei fratelli Corbino per la somma di lire 6.600, fabbricato quindi abbattuto con la creazione degli spazi a verde che oggi possiamo ammirare. Successivamente negli anni settanta i ponti vennero ulteriormente allargati con la costruzione di ponti affiancati in cemento armato e con il raddoppio dello ingresso mediante l'apertura di un varco a fianco della porta Spagnola. Oggi il problema si ripropone data la vetustà statica della viabilità attuale. Speriamo che si dia corso al consiglio del Segretario Filippone e si costruisca un nuovo ponte lasciando ai pedoni quello esistente sul Rivellino.
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Nelle foto:I Ponti prima degli ampliamenti del 1936.

A cura di Raffaele Migneco | Tutti i diritti sono riservati |