Armi da fuoco nel Medioevo dal XIV al XVII sec.

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Inserto Pubblicato dalla Redazione 18 Gennaio 2024


L’invenzione della polvere da sparo (polvere pirica o nera) ha dato una grande svolta che ha cambiato la storia. L’uso delle armi da fuoco nelle battaglie hanno visto una maggiore perdita di combattenti. Il primo paese a utilizzare la polvere pirica fu la Cina.

Le armi sono state divise in categorie, ognuna delle quali strutturalmente diversa, avente una propria funzione. Una delle primissime armi usate fu il moschetto con l’attivazione della pietra focaia che permetteva l’espulsione di una piccola pallina di piombo dalla canna, nel terminale di quest’ultima vi era incastonata la baionetta (inventata da Vauban) per un eventuale assalto.
Le armi da fuoco successive furono:
La Bombarda, arma da fuoco ad avancarica, pezzo d’artiglieria per il lancio della torpedini (ballotte di polvere da sparo e frammenti di ferro) nella traiettoria parabolica.
Il Cannone, arma da fuoco carrellato ad avancarica, pezzo d’artiglieria per il tiro di biglie pesanti di ferro o di pietra dura a fuoco diretto, fu usato in grandi dimensioni nelle fortezza. Il cannone ridotto nel peso e nell’ingombro trovò applicazione nelle Unità Navali. Lo sparo avveniva attraverso l'innesco di una fiamma alla polvere pirica che provocava una esplosione e la fuoriuscita dalla canna il proiettile. I primi marinai ad usare i cannoni sui vascelli furono gli Olandesi nel XVI sec.
L’Archibugio o Colubrina, venne ideato e costruito dalla marineria veneta, arma da fuoco per lo sparo di biglie di piombo o di ferro di piccole dimensioni, troppo pesante per considerarsi arma portatile, veniva istallata nei ponti di comando dei vascelli e aveva un tiro a riguardevole distanza quasi preciso.
Il Fucile, conosciuto anche come schioppo, ama da fuoco portatile, usata principalmente dai soldati appiedati. Il funzionamento era affidato alla carica del proiettile e della polvere pirica prima dello sparo. La precisione del tiro dipendeva anche da chi lo imbracciava.
La Pistola, arma da fuoco di diverse tipologie, nel secolo in esame era usata come arma da guerra, da difesa e da duello, il suo funzionamento era simile nelle diverse tipologie anche se alcune volte le dimensioni variavano. La pistola azionata (*) dall’acciarino provocava l’esplosione della polvere pirica facendo uscire con velocità dalla canna una piccola biglia di piombo di diverse dimensione secondo il calibro della canna.
Tutte le canne da fuoco erano realizzate da una lega di ferro e in alcuni casi anche di ferro e ghisa. I meccanismi delle armi portatili erano in ottone, i supporti delle armi in legno pregiato.
Alla fine del XVI sec. fu inventata la pistola a ruota che permetteva varie posizioni all’acciarino.

(*) L'acciarino veniva realizzato in acciaio al carbonio temperato, incastonato in una arma da fuoco portatile e serviva ad accendere l’innesco per dare fuoco alla carica.
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Copertina: polvere pirica a grani grossi, foto acquisita dal Web.
Foto: armamenti acquisite dal Web.



A cura di Francesco Carriglio | Tutti i diritti sono riservati |