Il nostro Pellegrinaggio a Lourdes

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Pubblicato dall'inserzionista il 4 Settembre 2016

Nel nostro cammino abbiamo bisogno di luce, ma noi stessi siamo chiamati da Gesù a diventare luce, soprattutto luce di carità per il nostro prossimo. Purtroppo siamo esseri fragili e da soli riusciamo a fare ben poco, ma Maria ci darà la forza se ogni nostro passo ci avvicinerà a Lei perché è a Lei che dobbiamo affidarci, è a Lei che dobbiamo rivolgerci affinché interceda per noi. Nonostante il limite dei nostri peccati e delle nostre debolezze dobbiamo aprire il cuore alla speranza di essere amati per quello che siamo. Maria è la Madre della Misericordia, è Colei che ha partecipato intimamente al mistero di amore di Gesù, Ella non ci farà mancare mai il Suo aiuto, soprattutto nei momenti di smarrimento e ci darà la forza di superare le difficoltà e di farci vivere in modo consono agli insegnamenti del Vangelo. In quest’anno della Misericordia è stato spontaneo il desiderio di rigenerarci nello spirito partecipando ad un pellegrinaggio mariano. L’essere nella grotta di Lourdes, toccare con le mani le sue pareti ci ha fatto ritornare con la mente e con il cuore a quei momenti meravigliosi e irripetibili degli incontri di Maria con la piccola Bernadette. Il pensare che proprio in quella grotta c’è stata Lei, la Vergine Immacolata, e che ora noi siamo lì sconvolge e ci fa riflettere sull’umiltà, sulla bontà, sulla carità e sul nostro modo di comportarci nei riguardi di Dio e del prossimo. Partecipando a questo pellegrinaggio cosa abbiamo cercato? O meglio Chi abbiamo cercato? Con quale spirito abbiamo affrontato questo cammino? Cosa stiamo portando a casa? Il sacerdote nella omelia della Messa di fine pellegrinaggio ci ha invitato a rivolgerci queste domande. Partendo abbiamo magari lasciato a casa tanti problemi. Spesso non è facile vivere la nostra quotidianità. Le difficoltà di ogni giorno ci distraggono dall’essenziale: l’incontro con il Signore. Ci viene a volte un po’ difficile ritagliarci del tempo per dedicarlo al nostro dialogo interiore con Lui.Sia Gesù che Maria desiderano incontrarsi con noi, ma spesso non siamo capaci di sentire il loro richiamo perché frastornati dai “rumori” del mondo.Il pellegrinaggio ci ha dato la possibilità di ascoltare il nostro cuore e la Loro voce. Emozionanti sono stati i momenti trascorsi alle piscine. L’attesa, il togliersi gli abiti, l’acqua fredda hanno fatto scaturire in noi una folla di pensieri e di emozioni, ci hanno fatto riflettere su Chi cercavamo, su Chi ci ama da sempre e su Lei, la madre della Misericordia, alla quale ci affidiamo e ci abbandoniamo con fede e con gioia.Un altro momento da ricordare è la Via Crucis alla quale abbiamo partecipato dopo la Confessione. Essa ci ha ricordato che la Misericordia di Dio è infinita, che nessuno può porre un limite al Suo amore per noi e che Lui ci perdonerà sempre, se noi ci pentiamo sinceramente e facciamo di tutto per non ricadere negli stessi errori. Toccante è stata la processione “auxflambeaux”. Cantare e lodare la Vergine tutti insieme e innalzare le candele all’Ave Maria è stato molto bello, soprattutto recitare insieme il Rosario è stato commovente perché ci ha ricordato che la preghiera ci unisce ed è la nostra forza e la nostra salvezza in ogni momento dell’esistenza. Questi giorni ci hanno permesso di avere tanti momenti di preghiera, tante occasioni di incontrare il Signore per ringraziarLo, di parlare a Maria delle nostre difficoltà, dei nostri figli e dei nostri amici. Abbiamo avuto la possibilità di pensare a noi stessi, al nostro spirito, estraniandoci dalla quotidianità. Abbiamo permesso così al Signore e a Maria di fissare il Loro sguardo su di noi e di infonderci fiducia, coraggio e speranza per affrontare con maggiore serenità il futuro.


A cura di Rita e Sebastiano.