La Sicilia protagonista nella storia: dalle origini al Regno delle Due Sicilie

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Articolo pubblicato dall'inserzionista il 23 dicembre 2012

Questo il titolo della conferenza tenuta venerdì 14 dicembre 2012 a Palazzo S. Biagio dal Presidente dell’Associazione Culturale “Due Sicilie” di Augusta, Sig. Giacomo Casole. Nonostante l’alto contenuto storico culturale dell’argomento e la nota passione e preparazione del relatore, non nuovo a questi eventi, il Salone “Liggeri” era semideserto. Pochi appassionati di storia, alcuni componenti dell’Associazione e qualche amico hanno potuto beneficiare di ben 90 minuti interrotti di informazioni tecniche e dettagliate, supportate dalla videoproiezione di immagini,sulla storia della Sicilia. L’isola, ha tenuto a precisare Casole, per la sua strategica posizione nel cuore del Mediterraneo ha rappresentato, fin dai tempi remoti, un crocevia di popoli e di civiltà, una terra fascinosa che dalle varie e susseguenti dominazioni ha saputo trarre connotazioni e peculiarità, stili e inventiva, parole e abitudini. La storia della Sicilia di fatto abbraccia la storia di molte nazioni e popoli. L’isola si è contraddistinta per il clima, la salubrità dell’aria, la fertilità del suolo, per la cordialità ed il senso di ospitalità dei residenti che sono stati caratterizzati da un atteggiamento di rassegnazione e di fatalismo e nello stesso tempo da un carattere fiero e capace di scatti di orgoglio. Molti gli episodi descritti del millenario percorso storico della Sicilia : gli Elimi, i Sicani e i Siculi primi popoli abitatori; le testimonianze di Tucidite e di Diodoro Siculo; la grande necropoli di Pantalica con più di 5000 loculi; la fondazione di Megara Hyblaea ad opera del condottiero Lamis proveniente dalla Megara greca con l’assenso del Re Hyblon; i vari tiranni che governarono la potente Siracusa facendola primeggiare tra tutte le altre città della Magna Grecia; l’impero di Agatocle; il conflitto con Cartagine e la fondazione da parte di quest’ultima di Palermo con lo scontro di due civiltà diverse; le grandi opere frutto della civiltà greca quali il teatro di Siracusa, di Taormina; il periodo di sottomissione all’impero romano che vide la Sicilia, una tranquilla provincia e granaio di Roma; l’invasione barbarica e la riconquista romana ad opera di Giustiniano nel 535 d.C.; la colonizzazione bizantina con i consequenziali splendori artistici; la conquista araba della Sicilia iniziata nel 827 con l’apporto di risorse tecniche, filosofiche, religiose ed artistiche; l’arrivo dei Normanni con la famiglia Altavilla, Roberto il Guiscardo, il fratello Ruggeroe il declino dell’impero bizantino; il patto tra il Papato ed i Normanni per la conquista della Sicilia e l’allontanamento dell’Islamismo che minacciava di oscurare il Cattolicesimo; la nascita della Contea di Sicilia data a Ruggero; l’Apostolica Legalizia con cui Urbano II conferì ampissimi poteri al Duca di Sicilia, compreso la nomina diretta di Vescovi;l’ampliamento della Contea di Sicilia con l’annessione della Calabria, Puglia e successivamente dell’Abruzzo, Molise e Campania; il conferimento a Ruggero II nel 1130 del titolo di primo Re di Sicilia; il regno e le magnificenze di Federico II di Svevia, artista, mecenate, letterato, poeta, scienziato, grande condottiero e stratega, fondatore di Augusta,sottoposto a ben tre scomuniche papali, capace di conquistare Gerusalemme senza alcun strage di sangue grazie alla sue doti diplomatiche e alle sue allargate amicizie anche con il mondo islamico; la nascita con Federico II della Scuola Poetica Letteraria Siciliana come prima forma di letteratura laica, riconosciuta anche da Dante Alighieri sostitutiva del volgare; la morte di Federico II, il declino dei Normanni e il subentro degli Angioni, con un periodo di governo infelice culminato con la sanguinosa rivolta dei Vespri Siciliani nel 1282; il regno degli Aragonesi e la pace di Caltabellotta del 1302; il ritorno degli Angioni e la conquista del Castello di Augusta dopo il lungo assedio di ben 40 giorni; il successo di Federico III di Aragona divenuto Re di Sicilia; i periodi di Federico IV il Semplice e della Regina Maria, ultima regina di Sicilia; i governi dei 4 Vicari di Sicilia e del Conte di Augusta Guglielmo Raimondo Moncada che rapisce la Regina Maria e dal Castello Ursino di Catania la porta nel Castello di Augusta; gli ultimi Re di Sicilia, Martino il Giovane e Martino il Vecchio; la Sicilia dominio e vice regno della Spagna e………. Il tempo non ha permesso all’oratore di completare il lungo periodo storico prefissatosi, comunque il pubblico è rimasto attento e molto interessato fino al termine, dopo le 21 di sera. L’oratore ha riservato una parentesi alla storia della Bandiera Siciliana, adottata nel 1282 e proclamata ufficialmente nel 1960 come Bandiera ufficiale della Regione Siciliana; ha fatto una dettagliata descrizione dei colori giallo e rosso, della testa della Medusa con le spighe di grano sostitutive dei primitivi serpenti e, infine, della immagine della Triscele (Trinacria - Triquetra) simboleggiante i tre promontori di Pachino, Eloro e Lilibeo. Giacomo Casole ha pure letto dei brani scritti, quali pregevoli testimonianze della bellezza dell’isola, da De Amicis, Carducci, Papa Innocenzo III, Borgese, Goethe, Guy de Maupassant, Bufalino ed altri. Un ricordo particolare è stato dedicato al prof. Giovanni Satta, scomparso qualche mese addietro, definito come un vero studioso e amante della storia,che pur mantenendo un carattere molto semplice ed aperto, ha lasciato numerose opere di immenso valore storico tra cui“ La conquista araba di Siracusa” accennata in serata nei suoi contenuti. Ovviamente una critica è stata mossa nei confronti delle varie amministrazioni comunali che si sono succedute nel tempo e che hanno dimostrato di non sapere apprezzare e valorizzare le numerose risorse artistico-monumentali, non ultime i reperti archeologici di Megara Hyblaea che l’oratore asserisce di aver trovato totalmente trascurate e sommerse da erbacce.
La Storia, ha concluso il relatore,è definita memoria dell’umanità, patrimonio di tutta l’umanità e come asserivano gli antichi romani Maestra di Vita;essa ci aiuta a capire che la vita individuale e collettiva trascorre attraverso il tempo. Questo significa amare la conoscenza che racchiude, conoscere i fenomeni che si sviluppano attraverso il tempo, farne indispensabile fondamento del senso di identità, di appartenenza di un popolo e base da cui potersi proiettare in maniera più razionale e decorosa verso un futuro migliore.
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Un Grazie a questo punto è dovuto al Sig. Presidente dell’Associazione “Due Sicilie”, Sig. Giacomo Casole.

A cura di Gaetano Gulino