I CARRI ARMATI TIGRE IN SICILIA NEL 1943.

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Articolo pubblicato dall'inserzionista l'11 luglio 2014

Dopo dieci anni di ricerche, con anche viaggi in Germania per contattare i reduci di guerra tedeschi, ha visto finalmente la luce il nuovo libro di Lorenzo Bovi e Federico Peyrani sui carri armati TIGRE in Sicilia nel 1943. Il libro è inserito nell’ormai famosissima serie SICILIA.WW2 che presenta centinaia di foto inedite sulla guerra in Sicilia, a cura dello stesso Lorenzo Bovi. Il lavoro di ricerca storica eseguito, che definire “certosino” è un eufemismo, ha portato dapprima all’identificazione dei luoghi in cui i relitti dei cari furono abbandonati in Sicilia, per arrivare quindi a ricostruirne il percorso fatto dall’arrivo in Sicilia fino alla loro distruzione. Stiamo parlando di 17 carri armati, fermi a Paceco in attesa di essere traghettati per l’Africa e rimasti poi a contrastare lo sbarco alleato. Carri che andranno distrutti giorno dopo giorno, tutti fino all’ultimo, il Tiger 222 che riuscirà a traghettare da Messina alla costa calabra, poche ore prima dell’ingresso degli americani in città, per fermarsi poi sulle strade calabresi. Grazie alle ricerche effettuate negli anni, insieme a Lorenzo Maugeri (autore di “Panzer Tiger a Belpasso”) e ai tanti amici del web che hanno fornito foto ed informazioni, gli autori riescono quindi a ricostruire la storia di questi carri armati, uno per uno. Decine le interviste realizzate, e tantissime le lettere di corrispondenza tra Italia e Germania con i carristi tedeschi passati dalle trazzere siciliane. Per concludere poi con le interviste realizzate direttamente in Germania. Ne esce un resoconto storico – fotografico dei più avvincenti, utilizzando anche la tecnica del then&now (allora e oggi) per dare certezza a molti episodi. Le foto riproducono sia i carri operativi e in manutenzione (realizzate dai carristi tedeschi durante la campagna di Sicilia), che i relitti fotografati immediatamente dopo i combattimenti contro gli anglo americani. Un ricco testo con abbondanti didascalie spiega passo per passo tutti i movimenti compiuti. Insomma, stiamo parlando di un libro fotografico che non può assolutamente mancare nelle librerie dei cultori dell’argomento, ma anche di chi per amore della conoscenza ha piacere di calarsi per qualche ora dentro la “Storia”, non di quella scritta dai Generali, ma di quella dei soldati, la famosa “carne da cannone”, la Storia “vista dal basso”, di cui sono pieni i cimiteri.

Comunicato Lamba Doria - A cura di Lorenzo Bovi.