Al Circolo Unione Serata Amarcord  grazie al libro di Giorgio Càsole
“Il Ginnasio-Liceo di Augusta, memoria degli anni 1933-2007”

Notizia

Articolo pubblicato dal nostro inserzionista il 19 marzo 2013

Il 14 settembre 1933 il re Vittorio Emanuele III firmava il decreto di istituzione ad Augusta del Regio Ginnasio, scuola post-elementare quinquennale. Iniziava così un lungo e travagliato percorso che avrebbe avuto come esito, nell’anno scolastico 1953/54, l’autonomia del Liceo Classico Statale “Megara”, dopo che lo stesso era stato, dal 1945 in poi, sezione staccata del “Gargallo” di Siracusa. La variegata società augustana del dopoguerra, fatta da commercianti, contadini, professionisti vari, operai ed artigiani, ufficiali e sottoufficiali della Marina Militare e dell’Aeronautica e da molte altre categorie, veniva rappresentata, attraverso i figli, nel liceo che era considerato come scuola elitaria anche perché in modo esclusivo permetteva di accedere a qualsiasi facoltà universitaria. A tal proposito alcuni Soci del Circolo Unione, già studenti del liceo, e il prof. Giorgio Casole, autore del libro dedicato alla memoria degli anni 1933-2007 dello storico istituto, hanno celebrato una serata amarcord con recite, interpretazioni, testimonianze e piacevoli ricordi. Casole ha iniziato ripercorrendo le varie tappe di costituzione della scuola in Augusta evidenziando le esigenze di una scuola ad impronta umanistica da parte di una classe borghese- intellettuale che si andava formando in quel periodo. Tutto ciò fu reso possibile grazie ai contributi di alcuni sindaci tra cui Giuseppe Motta e Giuseppe Marotta, al prezioso intervento dell’ onorevole augustano Epicarmo Corbino, al sostegno economico del Comitato “Pro scuole”, all’ eccellente attività didattica svolta da indimenticabili figure quali Pattavina, Abbadessa, Mariantonia Notarstefano, Paolo Ternullo, Maria Laura Passanisi, Rosa Peluso, Alberto Terranova, Giovanni Satta e tanti altri, e infine alla buona formazione di numerosi alunni che in seguito si sarebbero distinti nei vari settori della società . Nel corso della serata sono state proiettate parecchie antiche immagini che hanno infiammato gli animi dei numerosi partecipanti. Un vero tuffo nel passato che ha permesso a molti di rivedere vecchi compagni di scuola o di ritrovarsi nei panni di attori, atleti o protagonisti di varie ed importanti iniziative sociali e culturali dell’epoca. Nell’anno scolastico 1945/46 per la prima volta ad Augusta si costituiva la prima classe liceale, e tra gli iscritti figuravano nomi come Ezechiele Salerno, Tullio Marcon, Armando Intrepido, Giuseppe Tringali ed altri. Tra le varie testimonianze è stata letta quella scritta dal defunto ing. Marcon che annotò le fatiche fisiche e psicologiche di un gruppo di studenti che dovettero recarsi a Siracusa per sostenere gli esami di maturità.
L’ex alunno, Generale dell’Arma dei Carabinieri in congedo, Enzo Inzolia, ha tenuto poi a ricordare la figura del prof. Giovanni Satta, vero maestro di scuola e di vita, il quale, grazie anche ai bassi punteggi nei compiti in classe di latino e greco, tipo “UNO meno meno…”, riuscì a fare di una classe di emeriti ignoranti un gruppo di valenti e qualificati conoscitori di tali lingue.
Il dott. Nicola Limma ha evidenziato l’aspetto sportivo e le affermazioni di parecchi atleti, con tuta verde e con la scritta “Megara”, rappresentativi del Liceo, i cui nominativi venivano allora trascritti nel famoso” Albo d’oro” d’istituto. Fiero di appartenere alla schiera degli ex liceali ha poi esibito alcune sue originali pagelle scolastiche dell’epoca. Il prof. Ilario Saccomanno ha portato le testimonianze fotografiche delle prime rappresentazioni teatrali del Liceo risalenti all’anno 1958. Anche lui ha contribuito, un tal modo, a risvegliare calorosi ricordi negli ex studenti più anziani presenti nell’affollato salone di rappresentanza del Circolo.
Il prof. Piero Castro ha parlato dell’importanza del Liceo Megara ad Augusta, unica istituzione scolastica d’istruzione superiore nel periodo della ricostruzione post bellica, allorquando da una economia basata sull’agricoltura e sulla pesca si passò a quella dell’industrializzazione con netti miglioramenti socio-economici che permisero a molti di far studiare i propri figli insieme a quelli di famiglie medio-alto borghesi in una scuola definita d’elite. Fiorenti iniziative culturali, tra cui alcune manifestazioni teatrali e la pubblicazione di alcuni storici giornali come “Il Cicerone”, uscivano dal Liceo intrecciandosi con la vita culturale della città. Si creò anche un cenacolo culturale grazie alla biblioteca dell'ISES (filiazione dell'allora Cassa per il Mezzogiorno), che aveva sede nel palazzo dove insisteva, a piano terra, l’allora Salumeria Motta. Castro ha concluso il suo apprezzato intervento con questa riflessione “Per i nostri genitori i professori erano molto stimati e considerati veri maestri che avevano sempre ragione”.
Il preside del II° Istituto di Istruzione Superiore prof. Carmelo Gulino, ha parlato delle difficoltà in cui oggi versano la maggior parte dei gloriosi Licei che, in base alla attuale normativa, rischiano letteralmente di estinguersi.”E’ nostro dovere - ha aggiunto-adoperarci, ognuno per quanto di propria competenza, per fronteggiare questa spiacevole tendenza”. E’ stato poi il momento delle recite iniziato con la splendida performance della ex alunna Anna Passanisi, diplomata nel 1985. La famosa attrice ha prima ricordato gli anni della sua formazione sia come studente sia come attrice e poi ha deliziato il pubblico con una magistrale interpretazione di alcuni brani letterari tra cui “ l’Infinito” di Leopardi. A seguire Casole con l’alunna Federica Fiume hanno recitato il famoso brano del V° Canto dell’Inferno di Paolo e Francesca e quindi Silvia Mattei, altra alunna, si è fatta apprezzare nella lettura di una corposa composizione sul tema moderno dell’anoressia. Le sorelle Rosy e Cettina Messina hanno concluso in maniera superlativa la parte artistica della serata. Accompagnandosi con le dolci note del pianoforte hanno cantato e recitato una serie di brani di propria composizione aventi per tema l’importanza della funzione della “VOCE” nella vita dell’uomo. Una prestazione senza dubbio di altissimo livello che sicuramente avrà modo di farsi apprezzare in molti altri ambienti. Applausi finali, foto ricordo, consegna di regali e tanta gioia in un clima goliardico e di consolidata amicizia fra tutti gli intervenuti a cui la presidente del Circolo Unione, Gaetana Bruno Ferraguto, ha rivolto un ulteriore appello “Guardiamo al futuro, non dobbiamo fare morire la cultura”.


A cura del Dott. Gaetano Gulino.