Augusta anno 1926 : Apertura dell’Idroscalo.

Inserto

Inserto pubblicato nel Novembre del 2012 dalla Redazione.

Dopo l'inaugurazione del 22 Novembre 1925 della nuova infrastruttura dell'idroscalo di Siracusa località Sant' Antonio la Regia Aereonautica, a distanza di quattro mesi,  inaugura un nuovo idroscalo per idrovolanti militari nella rada di Augusta, una zona libera da spazi abitativi a differenza di quella di Siracusa.

La nuova infrastruttura dell'idroscalo militare fu realizzata nel comprensorio dove anni prima era stato edificato l'Hangar per dirigibili. Il 28 Marzo 1926, nel 3° Anniversario della Costituzione della Regia Aeronautica, con una cerimonia ufficiale fu inaugurato il nuovo Idroscalo di Augusta, intitolato al Tenente di Vascello Pilota Luigi Spagnolo Medaglia d’Argento alla memoria, caduto il 22/9/1917 a Valona (Albania).
L’area operativa era stata realizzata antistante il mare con la costruzione di due hangar metallici con annessa officina, uno del tipo Savigliano e l’altro di manifattura tedesca ed avevano la possibilità di ospitare due Squadriglie di idrovolanti. Entrambe le costruzioni fronteggiavano un vasto piazzale di manovra esteso per 2 ettari provvisto di due gru con struttura metallica e di due scivoli per agevolare la messa in mare ed il recupero a terra degli idrovolanti. Nell’entroterra vicino l’hangar per dirigibili vi era la zona servizi: comando, uffici e caserma con gli alloggi per gli equipaggi ed per il personale destinato all’idroscalo, in questa stessa area vi erano anche collocati i magazzini-deposito. La comunicazione tra la zona dei servizi e la zona operativa avveniva tramite una rotabile che percorreva dei tornanti rendendo così meno ripido il dislivello (circa 30 metri) tra la zona servizi e la zona operativa. Tali tornanti attraversavano il sottoponte della ferrovia che percorreva il comprensorio militare. Lo specchio d’acqua antistante la zona operativa (lato ovest dei forti) per il decollo e l’ammaraggio degli idrovolanti misurava ml. 1000x1000 poteva però sfruttare una zona molto più ampia poiché la rada di Augusta misura più di 30 Kmq.  Delle tre squadriglie di idrovolanti che operavano all’epoca, solo una, la 184° era di stanza ad Augusta, le altre due la 186° da Marsala e la 142° da Taranto erano solo di transito. L’idroscalo non solo era una zona operativa importante sullo Ionio ma anche un collegamento aereo con la “Quarta sponda”. Durante l’invasione del 1943 gli inglesi si appropriarono della città e, dopo aver sconfitto la sacca di resistenza militare, si impossessarono dell’Idroscalo usandolo come base aerea per il trasporto di truppe militari e materiale bellico. A termine della guerra, nel 1945, l’Idroscalo militare fu abbandonato dalle truppe inglesi della Royal Air Force, (RAF) ritornando sotto il presidio militare Italiano e, nell'Aprile del 1947, si insediò il Soccorso Aereo Italiano (SAI) creando una rete di intervento tra Taranto, Elmas e Augusta usando come aereo-ambulanza i vecchi idrovolanti Cant 506 Airone. Dopo undici anni di onorato servizio nel Marzo del 1958 il servizio di soccorso aereo di Augusta venne dismesso.


Planimetria realizzata dall'Ing. Tullio Marcon

A cura di Francesco Carriglio. | Tutti i diritti sono riservati |