AL COSPETTO DELLA MADONNA DELLE LACRIME.

Notizia

Comunicato della nostra inserzionista del 13 settembre 2018

Forse non tutti sanno che già dal 2017, durante i festeggiamenti dell’anniversario della lacrimazione della Madonna di Siracusa, viene costruita una pedana in legno con due rampe, che portano i pellegrini vicini al bassorilievo della Madonna delle Lacrime, la quale è conservata dietro un vetro protettivo dentro al santuario di Siracusa. Le rampe permettono ai pellegrini di poter guardare e onorare da vicino, quel quadro che nel 1953 versò lacrime umane. Quest’anno si è festeggiato il 65° anniversario da quel giorno, quando in una povera casa di via degli Orti, questo quadro che versava lacrime, raccolse migliaia di fedeli. Come ogni anno, da allora, nei giorni 29- 30- 31 agosto e 1 settembre, tante funzioni hanno ricordato quei giorni lontani , ma forse non troppo lontani, se consideriamo che ancora oggi ci sono tanti testimoni di quei fatti. L’UNITALSI è stata presente in santuario dal 18 al 27 agosto 2018, per svolgere uno dei tanti servizi che ci vengono richiesti. Nei giorni citati è stata posizionata questa pedana che permette di vedere da vicino il quadro della Madonna delle Lacrime. L’UNITALSI ha svolto un servizio di accoglienza dei pellegrini, i quali nei giorni dei festeggiamenti dell’anniversario, sono davvero migliaia. Il servizio svolto dall’UNITALSI, ha coperto ore antimeridiane e ore pomeridiane dei 10 giorni programmati per il flusso dei pellegrini che sono giunti in santuario. Anche quattro dei componenti del gruppo di Augusta hanno svolto servizio nel pomeriggio del 27 agosto. C’ero anch’io, ed è stata un’esperienza indescrivibile che ci ha dato molte emozioni nel poco tempo che noi abbiamo donato per lo svolgimento di questo servizio. Sono giunti gruppi di pellegrini stranieri, i quali entrano in santuario solo perché è una mèta che fa parte del giro turistico, per vedere la struttura architettonica e guardare un quadro che 65 anni fa ha pianto (accertato dalla scienza). Ci sono persone che vengono perché sanno della pedana, per cui hanno solo la curiosità di vedere cosa ha di speciale questo quadro così ben preservato, queste sono le persone che salgono le rampe, non si soffermano molto e scendono in fretta. Poi ci sono coloro che credono e sono venuti per dire una preghiera e la scrivono sui fogli preparati appositamente, che sono a disposizione dei pellegrini. Chi vuole può scrivere la sua preghiera o il suo ringraziamento e poi deporlo ai piedi della Vergine in una grande scatola trasparente che fa capire quante sono le tantissime richieste e testimonianze. Ma coloro che vengono con vera fede e con il desiderio di pregare per altri più che per se stessi, sono proprio le persone che, una volta dinnanzi all’effige di Maria, non vorrebbero più lasciare quel posto così vicino al cuore della Madre Celeste. Vi assicuro che non ci sono parole adatte per descrivere ciò che si prova, perché è il nostro cuore che dialoga col cuore di Maria, non occorrono parole e neppure formule, ma l’unica vera preghiera esce dal nostro cuore e si riversa nel cuore della Madre di Gesù e Madre nostra. Il servizio di accoglienza svolto, ci ha dato una infinita gioia. Molte persone sono venute per riversare nel cuore di Maria le proprie angosce, problemi e dispiaceri, hanno vissuto il loro momento di comunione col Cuore Immacolato di Maria e, di sicuro, ne hanno tratto giovamento, perché nessuno viene a Maria senza ricevere conforto e gioia. Queste persone che sostavano in venerazione e preghiera davanti al quadro di Maria, non avrebbero mai voluto lasciare quel luogo, ma altri aspettavano di salire, perciò occorreva chiedere loro di lasciare quel piccolo paradiso. A noi dispiaceva interrompere la loro preghiera e il loro dialogo con la Vergine, ma era necessaria questa alternanza perché la pedana è costruita in legno e la sua portata è di 10 persone per volta, più due volontari che devono sorvegliare affinché nessuno tocchi il quadro. Inoltre, durante il nostro turno di accoglienza, sulla pedana è rimasto, in perpetua adorazione, Giuseppe. E’stato vicino alla Madonna in adorazione continua per tutto il tempo in cui la pedana era accessibile ed è stato l’ultimo a lasciare la pedana prima dell’inizio della messa, alla quale non manca mai di partecipare ogni sera da 20 anni. Durante l’accoglienza dei pellegrini, anche noi abbiamo raccolto il dolore di molte persone che hanno bisogno di preghiere e dell’aiuto di Maria. Hanno versato lacrime di dolore e anche di disperazione. Le loro lacrime erano uguali a quelle che quella effige, tanto venerata, versò 65 anni fa. Lacrime di una mamma che vede il dolore dei propri figli e intercede per loro presso suo Figlio Gesù, affinché ascolti la preghiera di ogni cuore affranto.

A cura di Nella Ternullo