50° Anniversario di sacerdozio di Padre Paolo Silluzio.

Notizia

Articolo pubblicato dal nostro lettore il 27 Aprile 2010

Due parole da Padre Amedeo a Padre Paolo per il suo 50° di Ordinazione sacerdotale.

Non vanto alcun diritto di parola. E’ solo il desiderio di esprimere un pensiero di circostanza. Sarò breve, perché le lungaggini danno fastidio a chi ascolta e rendono difficile la comprensione del contenuto. Io sono per la sintesi e per questo mi affido a un foglietto con brevi appunti di cronaca. Esprimo, così, il mio pensiero. Fare il profilo esteriore d’una persona è molto facile utilizzando una macchina fotografica! Si focalizza il soggetto, si preme il pulsante, un flash e il profilo è già pronto, a perfezione. Fare invece il profilo interiore, spirituale, d’una persona. (in questo caso di Padre Paolo) è molto difficile, per la complessità nel sondaggio sulle intenzioni, sui pensieri. Sui sentimenti. Solo dagli effetti si potrà avere un profilo. Affido il compito di questo profilo a quanti lo hanno conosciuto e hanno apprezzato la sua disponibilità e l’attività sacerdotale.. Io mi attengo solo a fare qualche breve riflessione di cronaca. Una commemorazione è importante, perché è un richiamo del passato. Solo con la memoria si può rendere presente il passato e riviverlo con gioia come in questa occasione. Oggi celebriamo una commemorazione importante: Il 50° anniversario dell’ordinazione sacerdotale di Padre Paolo. Celebriamo l’Eucaristia con un particolare intento: Implorare le più ampie benedizioni dal Cielo per quanto ha operato in questi 50’ani di sacerdozio. Particolarmente nella sua mansione di parroco. Encomio per tante testimonianze di bene operato. Le testimonianze di plauso sono innumerevoli. Con modestia ha effuso il suo zelo in diversi luoghi della nostra Provincia monastica, con incarichi particolarmente importanti e dovunque ha lasciato l’impronta del suo operato: Sortino - Gela - Siracusa hanno avuto modo di apprezzarne le virtù, con qualche minimo difettuccio incalcolabile, (riferendomi alla rarità dei capelli) La sua presenza è stata particolarmente frequente in Augusta, dove ha passato la maggior parte degli anni accanto a me ed io accanto a lui. ….. Come è andata?....... Nulla di particolare! Io ho sopportato lui e lui ha sopportato me.. ….ma sveliamo la verità!…. Di tanto in tanto qualche tiratina di rari capelli, con delicatezza. Qualche cazzotto con guanti ovattati di piume, da sembrare una carezza. Poi tutto è tornato nella normalità quotidiana. Mi piace mettere in luce la sua attività di parroco, sintetizzata in due nomi astratti, da lui resi concreti. Costanza! Disponibilità! nei confronti dei parrocchiani. Sempre presente in chiesa 12 su 24, ..e non è una cosa facile. Sottovoce affermo che è stato una candela sempre accesa! E non è una esagerazione, perché voi ne potete dare conferma. Credo sia anche opportuno richiamare alla memoria un ricordo di rilievo. Il pensiero va al primo parroco: Padre Serafino (1964 erezione della Parrocchia) Ormai ci guarda dall’Aldilà. Un grazie anche ai parroci precedenti: Padre Enzo e Padre Marcellino, che ancora ci guardano dall’Al di qua. Nell’ordine di numerazione per arrivare al tre si parte dall’uno. Mi associo ai pensieri del Ministro provinciale e di quanti hanno parlato prima di me. I complimenti riguardano il passato e Padre Paolo ne ha accumulati tanti….tanti e continua ancora. E’ insaziabile! Gli auguri, a differenza dei complimenti, sono protesi verso il futuro: Allora lunga vita e piena salute! Duri ancora a lungo la sua attività! La sua presenza è simile a quella d’una sentinella, che vigila su quanto le viene affidato in custodia. Un ringraziamento per quanto ha operato e continuerà ad operare. Infine, una preghiera;… che il Signore ci mandi, o vi mandi (l’allusione è d’obbligo e comprensibile) mandi sempre parroci, che siano all’altezza del loro compito e siano simili a sentinelle affidabili come nel passato e nel presente. Caro Padre Paolo, auguri e lunga vita… Un consiglio!.. non invidiarmi, però, se io abito all’80quattresimo piano e tu al 75° (Io computo gli anni simili ai piani d’un edificio). Non crucciarti se sto più in alto. Che felicità!...guardare tutto e tutti dall’alto in basso.. Ti prego, non tentare di superarmi. Non riusciresti! Col tempo ci arriverai anche tu. …..ma quando tu ti posterai all’80quattresimo piano, io mi sarò già spostato al 92°. Che ci vuoi fare! Mi piace mantenere le distanze, stabilite dal registro anagrafico. Sarebbe giusto rispettare l’ordine cronologico di arrivo e partenze, ma quest’ordine è spesso modificato dai decreti stabiliti dall’Alto. Non ci resta altro che dire:…. “obbedisco !”
Padre Amedeo Cappuccino!
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Sortino, Aprile 1960 – Augusta, Aprile 2010.


A cura di Padre Amedeo Giuseppe Iaìa.