Augusta: Il Presepe ...quando la fede diventa arte!

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Articolo pubblicato dalla redazione 9 gennaio 2010

L’idea, come molti sanno, venne a Francesco in una magica notte a Greccio; volle rappresentare la nascita di Gesù realizzando così il primo presepe della storia. Nei secoli la tradizione del presepe ha preso sempre più corpo, diventando elemento primario ed insostituibile del Natale cristiano. Presepi in ogni dove, nelle case, nelle vetrine dei negozi, all’interno di porticati; molti sono semplici, una capanna con i “canonici” personaggi della sacra famiglia contornati dal Bue e l’Asinello, altri ancora con l’aggiunta dei Re Magi ed alcuni pastorelli. In molte zone, soprattutto nel sud Italia, il Presepe ha assunto il ruolo di autentica opera d’arte, grazie all’utilizzo di statuine semoventi realizzate a mano, ricercate scenografie, particolari di vita così perfetti da rasentare la perfezione. Negli anni la tradizione si è evoluta, non più rappresentazioni ispirate alla Betlemme dell’epoca, ma Presepi costruiti in ambientazioni diverse, anche contemporanei. Per Carmelo Russo e la sua famiglia, il Presepe è qualcosa di davvero magico, una vera passione contornata da indubbia maestria. “Mi piace alzarmi la mattina e vedere il Presepe, mi immerge nell’atmosfera natalizia, mi aiuta a trascorrere la mia giornata con più serenità...è come se io stesso ne facessi parte, ogni giorno scegliendo un personaggio diverso, cercando di immedesimarmi in quello che ognuno di loro possa aver pensato e vissuto in quella magica notte”. “Ci sono stati anni in cui, cedendo alle lusinghe di amici, l’ho realizzato in luoghi diversi dalla mia casa"; non nascondo di non aver passato un bel Natale, mancava qualcosa, mi mancava il “mio Presepe”. Un primo Presepe, costruito insieme alla nipote Paola Russo, fu fatto ed esposto presso il Circolo Filantropico “Umberto I” di Augusta, e vinse il primo premio istituito dall’Amministrazione Comunale; un altro fu realizzato all'’interno della Chiesa “Cristo Re” sempre ad Augusta. ( n.d.r.). Ogni anno sempre diverso, sempre con l’aggiunta di nuovi particolari che ne arricchiscono la già notevole bellezza. Siamo dell’avviso che un bel Presepe non è quello con i personaggi più belli e costosi, non è quello in cui si debba necessariamente spendere cifre esorbitanti per realizzarlo. Ci vuole amore nel farlo, ci vuole fede, ci vogliono tutti quei piccoli particolari che sfuggono ai più, ma che ne determinano il valore non solo artistico, ma anche religioso. Quello di quest’anno Carmelo lo ha ambientato nella nostra Sicilia, dove le colline sulle quali poggiano le caratteristiche case, alcune autorealizzate in pietra lavica, degradano verso una pianura lussureggiante in fondo alla quale quale si erge la grotta santa. Se ci si abbassa, ponendo gli occhi al livello del piano terreno, si ha davvero l’impressione di farne parte...ecco allora la grotta del “ricottaro”, ricolma di formaggi di tutte le forme, quella del falegname intento a segare un asse di legno, ed ancora la casetta della fruttivendola con la frutta, realizzata a mano, bene esposta nei cesti. Una vecchina è curva sul “focone”, alimenta il fuoco con il classico “muscaloro” mentre arrostisce con cura due pesci…due pescatori sono sulle rive di un lago formato da una cascata che dalle colline scende a valle…una donna lava i panni con fatica…un vecchio mulino ruota le sue pale, al suo interno i sacchi di farina bene in vista attendono di essere prelevati...sono alcune delle tante scene di vita quotidiana incastonate in una pregevole armonia di colori, così come si addice alla nostra terra. Poi, non ultima, la stalla, dove allo stupore del Pastore si contrappone la misticità dei Magi e la semplicità del bambino, posto sulla mangiatoia; in alto il coro degli Angeli e lo splendore della stella che illumina l’evento completano il quadro d’insieme. Carmelo ancora una volta ci ha deliziati! Prendiamo già da adesso appuntamento per il prossimo anno.
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Presepe di Carmelo Russo realizzato nella propria abitazione di Augusta



A cura di Massimo Bendia