L’Inquisizione vista dal domenicano La Vecchia al
Circolo Unione di Augusta

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Articolo pubblicato dal nostro inserzionista il 19 maggio 2013

Sabato 18 maggio nel salone di rappresentanza del Circolo Unione si è svolta una conferenza dal titolo “L’Inquisizione.Un Vangelo da difendere con la forza o proporre nella verità? Ruolo dell’Ordine dei Predicatori in un fenomeno socio-ecclesiale dei secolo XIII-XVI”. Pubblico qualificato, numeroso ed attento, pronto a puntualizzare gli aspetti negativi della tematica trattata e, qualora necessario, disposto ad un caloroso confronto, se non scontro. Il Priore dei Frati Predicatori si è presentato con molta serenità ed imparzialità di giudizio. Ha inquadrato il fenomeno dal punto di vista storico, religioso, sociale e politico iniziando dalle prime forme di “crociate” contro i catari-albigesi dei primi del XIII° secolo, su mandato della Chiesa di allora, tramite San Domenico e pochi alti prelati ritenuti in grado di contrastare nei modi e nei tempi dovuti l’avanzare delle cosiddette ideologie eretiche. Qualcosa però non ha funzionato e i fatti hanno dimostrato che i fini, i metodi e gli strumenti utilizzati non hanno rispettato i principi di base della religione cristiana. Il Dio dei Cristiani, definito anche “Logos” è infatti l’espressione più alta del dialogo , delle relazioni, del rispetto della dignità, della libertà e della libera espressione di ogni uomo. Alla razionale e cristiana volontà di proporre la verità evangelica, subito dopo la morte di San Domenico è subentrata la logica della sopraffazione, dell’imposizione, dell’utilizzo della forza per affermare le propria ideologia religiosa. Fenomeno, che ha avuto una denominazione netta chiara, ” Inquisizione”, che alla luce della storia e di una lettura oggettiva degli eventi non può trovare alcun tipo di giustificazione. Ma la dovuta condanna - ha continuato fra Francesco G.M. La Vecchia - va diretta nei confronti di tutta una società dell’epoca con i relativi malanni, devianze, mal costume e a quelle tendenze egoistiche di potere, arricchimento e prevaricazione che fa parte della indole umana avverso cui la Chiesa ha trovato sempre la forza ed i presupposti della sopravvivenza. Il relatore ha quindi invitato il pubblico a riflettere su tutta una serie di azioni delittuose che attualmente vengono commesse nei confronti della dignità dell’uomo e che frequentemente passano inosservate nell’attuale società del relativismo e dell’indifferenza, ma che sicuramente saranno oggetto di pesanti critiche da parte dei posteri.E allora per evitare il facile ricadere in tali incivili e drammatiche situazioni, - ha concluso fra Francesco, - non basta la denuncia o condanna di tali eventi, ma bisogna essere disponibili ad un dialogo che rispetti effettivamente i principi etico-morali del rispetto altrui che nel caso della religione cristiana vengono compresi nei termini “Giustizia, Verità, e soprattutto Amore”. Dopo alcuni interessanti e pacati interventi da parte dell’ing. F. De Martino, dell’ing. L. Ferraguto e del dott. Nicola Limma, la presidente del Circolo dott.ssa Gaetana Bruno Ferraguto ha ringraziato il relatore invitandolo per ulteriori interessanti e proficui appuntamenti. Gaetano Gulino

A cura di Gaetano Gulino