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Augusta: Osservatorio scientifico dell’eclisse solare del 22 dicembre 1870.
Inserto
Inserto Pubblicato dalla Redazione il 21 settembre 2016
In occasione dell’eclisse solare totale, un fenomeno naturale di interesse scientifico, ad Augusta era stata istituita una Commissione di astronomi e creata una stazione di osservazione.
Per l’osservazione dell’eclisse solare totale si era istituita una Commissione della quale facevano parte scienziati e astronomi: Giovanni Santini, direttore dell’osservatorio di Padova e presidente della commissione, Annibale De Gasparis, direttore dell’osservatorio di Napoli, Giovanni Battista Donati, direttore dell’osservatorio di Napoli, Giovanni Virginio Schiapparelli, direttore dell’osservatorio di Milano, ed altri cinque illustri professori di astronomia. I prof. Cacciatore e Tacchini furono incaricati di scegliere una zona idonea all’istallazione dell’osservatorio astronomico, in un primo momento scelsero una villetta a Villasmundo di proprietà del marchese Antonio San Giuliano, ma lo stato di siccità che vi era in quel luogo non offriva la migliore soluzione per l’istallazione della stazione d’osservazione. Il prof. Cacciatore si mise alla ricerca di una nuova area idonea allo scopo, trovò Augusta isola, riferendo il risultato al presidente della commissione che, visitato il luogo, restò meravigliato dalla bellezza di questa piccola città sul mare. Durante la visita all’antico Castello che domina la piccola città notarono una piazza con libero orizzonte, sufficientemente estesa per istallare la stazione di osservazione. Al castello trovarono alloggio gli illustri personaggi, questi alloggi erano stati precedentemente usati dagli ufficiali del presidio militare, nella stessa fortezza trovarono i locali per conservare il materiale scientifico. Ad Augusta, la Commissione di osservazione fu accolta con grande cordialità dal Sindaco barone Francesco Tumiscitz, dalla giunta municipale e dalla cittadinanza. Intanto nello spiazzale adibito ad osservatorio furono costruiti alcuni piccoli prefabbricati in legno come gabinetto fotografico, tende per la protezione degli strumenti di rilevazione e per le macchine da fotografia. Si prevedeva l’oscuramento totale del sole in tutta la provincia di Siracusa, c’era solo da sperare che le condizioni meteorologiche fossero favorevoli. Purtroppo il giorno 22 le aspettative delusero in parte le attese degli studiosi per delle nubi che disturbarono la visione e lo studio, l’eclisse ebbe la durata di 1 minuto e 51 secondi. Proprio quel giorno venti forti di burrasca e pioggia investirono l’Italia accentuandosi sulle coste siciliane, non risparmiando Augusta e la stazione di osservazione (Quanto scritto nel rapporto di osservazione del prof. G.B. Donati). In altre stazioni di osservazione collocate in Sicilia, nelle zone d’entroterra lontane al mare, vi fu una lieve schiarita del cielo, gli studiosi riuscirono così a “catturare” la fase finale dell’eclisse. A ricordo dell’ eccezionale evento il prof. G.B. Donati insieme a Padre Angelo Secchi tracciarono sul prospetto sud, lato destro del Palazzo di Città una meridiana che, attraverso il gnomone in ferro segna le ore e i mesi dell’anno, nello stesso riquadro della meridiana in basso vi è una epigrafe che recita “Di grande eclisse onde abbuiò natura / Volle Donati che io qui ne stessi / Quale un indizio all’età ventura”. Sullo stesso prospetto del Palazzo di Città sul lato sinistro, guardante la piazza, c’è una epigrafe a ricordo di questo fenomeno: “L’anno MDCCCLXX a XXII dicembre / Si spense per totale eclisse/La luce del sole / A ore due del meriggio / Una tenebria/Come in su l’imbrunire / Si distese tutto all’intorno / E annottando/Natura dié mostra / Assai imponente e truce / Insegni uranologi / Della fisica celeste cultori espertissimi / Qua concorsi / Da varie regioni d’Europa / Onde osservare il grande fenomeno / Vollero che questa meridiana / Cui un di loro disegna / Ne tramandasse durevolmente / Il ricordo ai futuri”. Critiche da parte degli studenti alla citata scritta per la forma letteraria, dopo due anni fu sostituita dalla seguente: “Insigniti astronomi / D’Italia, d’Inghilterra, America / Convenuti in Augusta / A scrutare il grande fenomeno / Dell’eclissi totale del sole / Del XXII dicembre MDCCCLXX / Questa meridiana / Costrutta durante la loro dimora / Da Sommi / G.B. Donati e P. Angelo Secchi / A perfetto ricordo dell’avvenimento / E della ricevuta ospitalità / Inaugurarono” . Questa scritta si leggeva al tempo dello storico S. Salamone. Alcuni anni dopo fu cancellata dalle intemperie del tempo e riscritta come oggi la possiamo leggere: “L’anno MDCCCLXX a 22 dicembre / Si spense per totale eclisse / La luce del sole / Insigni uranologi / Qui concorsi / Da varie regioni d’Europa/Per studiare il fenomeno / Vollero che questa meridiana / Disegnata dai Sommi G.B. Donati e P. Angelo Secchi / Ne tramandasse il ricordo ai futuri”. Se si vuole che questo documento scritto rimanga indelebile e duri come testimonianza di storia è necessario usare delle particolari vernici.
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